| | La costruzione del Bidule 111 | |
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+3Piero Pen Bertolotti gato marmos 7 partecipanti | |
Autore | Messaggio |
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marmos
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| Titolo: La costruzione del Bidule 111 Gio Feb 13, 2014 2:37 pm | |
| Entriamo nel vivo dell'assemblaggio del nuovo Bidule 111 della TOP MODEL, il kit è magnifico e si monta tutto con facilità, ma mi piace sempre persolalizzare la costruzione!!! In attesa dell'arrivo del materiale necessario a completare il modello inizio con quello che è già disponibile. Concedetemi pertanto la prima modifica a questo magnifico kit, altrimenti non mi diverto. Per montare i servo dei due timoni di direzione Top Model prevede di sfruttare il coperchio del vano servo stampato in ABS, incollando due blocchetti di legno e fissando il tutto con viti, ma il sistema non mi prende e l’accesso al servo non mi pare pratico. Quindi ho preferito montare il sevo su un paio di blocchetti di obeche, rinforzarti con uno strato di compensato da 2mm dove mordono le viti. I due blocchetti sono sagomati per entrare nel piano di profondità a battuta sui longheroni, forati per ospitare le viti dei servo ed infine incollati ai longheroni della struttura ed al rivestimento del piano di quota con epoxi. Il servo si incastra preciso nell’apposito vano e viene fissato mediante le 4 viti in dotazione, passando col cacciavite da fori di 5 mm praticati sulla centina frontale. | |
| | | marmos
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| Titolo: Proseguendo l'assemblaggio della coda. Lun Feb 17, 2014 5:00 pm | |
| Una sporta di servocomandi digitali con ingranaggi metallici, funzionanti a 7,4v dell’Hitec, necessari per azionare le svariate parti mobili del Bidule. La scelta di usare servo ad alta tensione mi permette di semplificare l’impianto RC del modello usando batterie LiPo per l’alimentazione, così si evita l’impiego di uno stabilizzatore da 7,4 a 5-6 v di elevata potenza, per alimentare normali servo a 6v. 2 HS5495 MH per i due timoni di direzione 1 HS7954 SH per il timone di profondità 2 HS7954 SH per gli alettoni 2 HS7954 SH per i flaps 1 HS 5585 MH per il gancio di traino 1 HS 5585 MH per il ruotino anteriore Tutte le prolunghe sono autocostruite con cavetti trecciati da 0,5mmq e spinette con contatti in oro. Materiale reperito da www.hovering.it Preparazione per il montaggio dei servo sui timoni di direzione. La prolunga e la spinetta del servo sono bloccate con termoretraibile. Per il rinvio ho utilizzato un tondino ed una clip da 2,5 mm, più robusti rispetto a quello forniti nel kit. Il comando, completo e in opera, coperto dalla carenatura in ABS. I comandi sulle due semiali. La tiranteria per alettoni e flaps fornita nel kit è robusta ed efficiente, lavora tutta su snodi a sfera ed è regolabile in altezza ed in lunghezza. Le squadrette per i servo sono in carbonite di elevato spessore, i dadini sono autobloccanti. L'incavo sulla bussola che ospita la testa della vite sul dorso dell’ala è stata allargata per abbassarne la sporgenza. Montaggio dei servo sull’ala. La prolunga e la spinetta del servo sono bloccate con tubetto di termoretraibile. Una fascetta impedisce ti tirare accidentalmente la connessione. Il comando del flap lavora tutto indietro a flap chiuso. Il comando dell’alettone invece lavora simmetrico, con zero al centro. | |
| | | gato
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| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Mar Feb 18, 2014 7:25 am | |
| VEDO CHE VAI BELLO SPEDITO, MA CREDO CHE LA PARTE PIU' IMPEGNATIVA SARA' QUELLA RELATIVA ALLA SCELTA , POSIZIONAMENTO MOTORE - BATTERIA - REGOLATORE , VISTO CHE DOVRAI INVERTARTI IL TUTTO DI SANA PIANTA. | |
| | | marmos
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| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Mar Feb 18, 2014 10:36 am | |
| Si, effettivamente sono impelagato sulla motorizzazione. Sto lavorando sulle caratteristiche, gli ingombri e mettere tutto sotto la naca motore non è banale. però il resto procede!!! | |
| | | marmos
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| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Mer Feb 26, 2014 3:06 pm | |
| Il comando per il timone di profondità andrebbe realizzato secondo progetto con due tiranti, azionati da due servo montati sui lati della coda. Poiché utilizzo servo di elevata potenza, l’HS7954SH, che a 7,4 volt ha una coppia massima di 29 Kg, ne ho montato uno solo, più facile da centrare e gestirne lo zero. Inoltre risulta più veloce il montaggio e lo smontaggio del piano di quota, dovendo scollegare un solo rinvio. Il gancio di traino fornito nel kit da Top Model è efficace e ben realizzato, il corpo è in alluminio fresato, il catenaccio è un tondino in acciaio con un lato filettato per la clip di collegamento alla squadretta del servo. Il carrello centrale fornito nel nuovo kit ora è in fibra di vetro di notevole spessore con fori per gli assi da 8 mm, le ruote non sono presenti nella scatola e monterò delle ruote di elevata qualità: Kovo da 150 mm di diametro, con mozzo in alluminio e doppio cuscinetto; l’asse di ciascuna ruota è costituito da due bulloni di acciaio inox di 8 mm, filettato parzialmente in modo che i cuscinetti poggino sulla parte liscia Gli assi vengono fissati alla gamba del carrello con due dadi e due rondelle, bloccati da frenafiletti. Da notare che l’asse fornito nel kit è di 5 mm di diametro un po’ piccolo per la imponente ruota Kovo. Anche sul carrello anteriore ho montato una ruota Kovo da 130 mm di diametro con doppio cuscinetto, l’asse è costituito da un bullone di acciaio di 5mm, con boccola centrale in ottone di 5x1 per adattare l'asse al foro dei cuscinetti e due boccole laterali per il centraggio della ruota sull'asse del carrello. La gamba del carrello è comandata da un rinvio in alluminio con gommino paracolpi dal lato ruota. Dal lato servo ho montato sul rinvio un ulteriore ammortizzatore, realizzato con tubo al silicone che scorre su un tondino da 2mm, per proteggere la scatola ingranaggi dai colpi che possono comunque arrivare dalla ruota. | |
| | | marmos
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| Titolo: proseguono i lavori Mer Mar 12, 2014 2:20 pm | |
| Il servo di coda visto dall’interno, come già detto è uno solo, montato sulla destra, da notare il contenitore in alluminio con alette di raffreddamento. La spinetta MPX collega i due servo dei direzionali posti sul piano di profondità. Il gancio di traino, compreso nel kit, si monta facilmente nella robusta ordinata dietro alla capottina, il fissaggio è già predisposto completo di dadini a griffa, ho però dovuto ripassarne i filetti con un maschio, perché le viti da 3 mm. non si montavano, probabilmente a causa di sbavature di collante. Anche il fissaggio del servo del gancio di traino è già predisposto e il catenaccio del gancio si monta con facilità. Per migliorare la sua scorrevolezza conviene lubrificare, con un po’ di grasso, la parte che scorre nel corpo in alluminio. Per la realizzazione dell’impianto RC ho pensato di affidarmi ad una ricevente Jeti utilizzando la più recente e raffinata C200. Una centralina che gestisce da sola due unità satelliti di ricezione e due batterie di alimentazione. La ricevente dispone anche di interruttore elettronico da azionare mediante contatto magnetico, fornito con la centralina o un interruttore Wireless azionabile dal trasmettitore. La C200 dispone inoltre di un canale di telemetria dedicato e 15 uscite servo. Di cui due, la 14 e la 15 possono diventare ulteriori ingressi per la telemetria. Per l’alimentazione si possono utilizzare due batterie LiPo da 7,4 v, se si impiegano servocomandi HV, cioè a 7,4 v; per i normali servo a 6v si possono utilizzare due batterie LiFe da 6,6 v o in alternativa due classiche batterie NiMe da 5 celle. Nel caso si vogliano usare comunque batterie LiPo con servo a 6 v, si deve necessariamente inserire uno stabilizzatore di tensione tra batterie e C200, ideale il MAXBEC 2D EX sempre della Jeti. Tutta la programmazione dei vari parametri di funzionamento della C200 avviene mediante comandi wireless dal trasmettitore, tramite apposite schermate. Sul display del trasmettitore Jeti DC16 o DS16 la ricevente invia durante il normale uso vari parametri relativi al suo funzionamento: Tensione delle due batterie e tensione sul banco servi. Tra le due tensioni c’e una differenza di 0,3 v dovuta al’elettronica di controllo della doppia batteria. Allarmi vocali e sonori per il raggiungimento della soglia di tensione minima, impostabile via software. Corrente assorbita dal circuito RC. Protezione elettronica contro avarie sul singolo canale servo con segnalazione di allarme sul trasmettitore. Per maggiori informazioni sui prodotti Jeti: www.hobbytoys.it Per l’alimentazione utilizzo due batterie LiPo da 4500 mA/h, avendo montato sul Bidule 111 tutti servo HV. Per azionare l’interruttore elettronico della C200, ho utilizzato il sensore magnetico fissato sul lato destro della fusoliera, che da il consenso alla C200 per l’accensione. La preziosa ricevente Jeti è alloggiata in un contenitore anti vibrazioni in schiuma poliuretanica, fissato alla basetta per l’impianto RC, predisposta in fusoliera. Tutta la cavetteria è tenuta in posizione da fascette di velcro. Anche le batterie sono alloggiate in un contenitore, realizzato in compensato e imbottito con schiuma. Le due batterie sono tenute in posizione da due fascette in velcro. Tutto il cablaggio necessario viene assicurato alla fusoliera con supporti in plastica e fascette di velcro. | |
| | | gato
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| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Mer Mar 12, 2014 5:24 pm | |
| siamo in dirittura di arrivo , manca poco , pero' forse il piu' importante ........il motore | |
| | | marmos
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| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Gio Mar 13, 2014 9:59 am | |
| Essendo caduta la scelta su un prodotto artigianale, i tempi si sono allungati. Stanno limando a mano uno ad uno i lamierini del motore. Speriamo di farcela in tempi ragionevoli. | |
| | | marmos
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| Titolo: Il Motor..azzo!! Ven Mar 21, 2014 1:51 pm | |
| Qualcosa si è mosso!!! Prima immagine recuperata sul web dell'oggetto misterioso, di cosa si tratta?? Una grande follia?? | |
| | | gato
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| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Ven Mar 21, 2014 1:58 pm | |
| E' SICURAMENTE IL MOULINEX DI TUA MOGLIE CHE STAI TENTANDO DI RIPARARE . | |
| | | marmos
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| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Ven Mar 21, 2014 2:01 pm | |
| No, no, sto disfando l'impastatrice che aveva la forza di otto braccia. La moglie andrà d'ora in avanti dalla sfoglina!!!! | |
| | | marmos
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| Titolo: Ecco il Motore!!!! Sab Mar 29, 2014 2:27 pm | |
| Per motorizzare il Bidule 111 ho riflettuto e oscillato indeciso tra motore a benzina SI e motore a benzina NO per un po’ di tempo. Poi, dopo una fantastica mangiata di polenta e bellissimi funghi trovati nel bosco, ho fatto strani sogni, prima fatti di luci colorate e figure geometriche roteanti, poi fantastici e silenziosi trainatori che si avviavano senza problemi dalla radio e privi di incontenibili vibrazioni che disfavano il modello. La mattina appena sveglio, incuriosito dai bellissimi sogni, mi sono documentato sui funghi mangiati e ho scoperto che si trattava di funghi allucinogeni. Funghi utilizzati in tempi remoti dagli sciamani nei loro riti magico - religiosi per comunicare con gli spiriti, curare malattie, interpretare i sogni, vedere nel passato e prevedere il futuro. Interpretato il magnifico sogno ho capito che il motore a benzina non poteva essere la soluzione che desideravo e ho quindi deciso di provare la strada del motore a elettroni. Dopo un accurato studio della documentazione disponibile su internet, la scelta è caduta, su un prodotto d’eccellenza realizzato dalla nota casa tedesca Plettenberg, che produce motori ad elevata tecnologia per applicazioni industriali, ricerca scientifica e motorizzazioni per aerei e mezzi subacquei: http://plettenberg-motoren.net/. Motori che conosco ed utilizzo da molto tempo con notevole soddisfazione. Contattato il produttore ed esposto il mio progetto, sono stato consigliato sul tipo di motore più adatto e relativa elica, progettata appositamente per motori elettrici. Un servizio clienti come sempre eccellente. La scelta è caduta sulla serie Predator, il motore più potente prodotto dalla Plettenberg per applicazioni modellistiche, realizzato con le più moderne tecnologie . Nella sua ultimissima versione Evo, il motore dispone di una ulteriore ottimizzazione del sistema magnetico, garantendo un aumento della coppia del 15% rispetto alla versione normale. Per l’azionamento di un motore di questo elevato rango, la scelta non poteva che cadere su un altro magnifico prodotto: il nuovissimo regolatore della Jeti: lo Spin Pro 300, che permette di gestire correnti fino a 220 A continui, tensioni fino a 60 V, cioè pacchi batterie fino a 14 celle LiPo e con i parametri di funzionamento completamente programmabili, per ottimizzare al meglio il pilotaggio di grossi motori con elevato numero di poli. Il Predator è realizzato con cura e precisione artigianale, impiegando materiali eccellenti, ecco le caratteristiche tecniche: Plettenberg Predator 30/8 EVO Peso 1550 g. Poli 20 Spire 8 Giri/Min/Volt 145 Alimentazione da 10 a 14 Celle LiPo Elica fissa da 28,3x13” a 29x13” RASA Elica pieghevole da 28,3x13” a 31,5x13” RASA La cassa rotante lavora su grossi cuscinetti e viene assicurata all’asse di rotazione mediante raggi che permettono una efficace areazione del motore. La parte posteriore del motore ospita una robusta flangia per il fissaggio alla fusoliera. L’uscita dei cavi elettrici per le tre fasi passa da un’apposita scanalatura ricavata nella flangia. Il motore è molto compatto e viene fornito in varie lunghezze/cilindrate: Predator 25, 30, 37 e 50, per coprire potenze fino a 15 KW. La versione scelta per l’ impiego sul Bidule è la 30/8 EVO. I lamierini del Predator sono accuratamente progettati e il loro particolare disegno ottimizza il flusso magnetico e la dispersione di calore. L’anello magnetico rotante ha un traferro piccolissimo, distanza tra rotore e statore, dell’ordine di decimi di millimetro e il flusso magnetico disperso è minimo, infatti se avviciniamo un cacciavite l’attrazione magnetica è irrilevante, questo garantisce un sistema magnetico ideale. Anche gli avvolgimenti sono studiati e disposti con grande cura, infatti la forma è molto regolare e priva di spazi vuoti. Gli avvolgimenti sono in cavetto in multifilare, isolato con vernici resistenti ad alta temperatura, questo permette di distribuire al meglio la densità di corrente e riduce l'effetto "pelle": ad elevate densità di corrente gli elettroni si dispongono solo sul perimetro esterno della sezione del filo, quindi usare grosse sezioni di filo non ha molto senso, meglio sottili fili twistati, otterremo la stessa sezione di filo ma con una circonferenza relativa molto maggiore ed una perfetta distribuzione del flusso degli elettroni. Il Predator nasce per un sistema con elica posteriore pieghevole e ogiva dedicata, appositamente progettata per garantire al motore una ventilazione ideale. L’imponente ogiva con 115 mm di diametro è realizzata in carbonio e risulta leggerissima, soli 120 g. Da notare l’ampia apertura frontale per l’entrata dell’aria, tutta convogliata sul motore. L’ogiva viene fissata all'albero motore mediante una ogivetta in alluminio e una vite a brugola. L’elica pieghevole è montata su appositi attacchi posizionati nella parte posteriore del motore, mediante due viti con dadi autobloccanti, il piede dell’elica deve essere necessariamente di 12 mm. Il gruppo motore, elica ed ogiva, è il sistema di motorizzazione elettrica ideale progettato da Plettenberg . Il motore è interamente inserito nell’ogiva, appositamente disegnata per ottimizzare il flusso d’aria convogliato sul motore. L’attacco per l’elica pieghevole viene fissato al motore mediante tre viti. Se gli attacchi non sono utilizzati si possono eventualmente smontare. Se si preferisce utilizzare eliche di forma classica, l’elica va montata sulla parte anteriore del motore, mediante l’accessorio per fissaggio radiale a sei viti e completo di supporto per il fissaggio dell’ogiva. Il motore va ordinato specificando il tipo di attacco elica utilizzato, altrimenti si possono acquistare entrambi gli attacchi elica, uno dei quali però verrà fornito come accessorio. | |
| | | gato
Messaggi : 661 Data d'iscrizione : 23.10.09 Età : 68
| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Lun Mar 31, 2014 6:22 am | |
| Poi, dopo una fantastica mangiata di polenta e bellissimi funghi trovati nel bosco, ho fatto strani sogni, prima fatti di luci colorate e figure geometriche roteanti, poi fantastici e silenziosi trainatori che si avviavano senza problemi dalla radio e privi di incontenibili vibrazioni che disfavano il modello. La mattina appena sveglio, incuriosito dai bellissimi sogni, mi sono documentato sui funghi mangiati e ho scoperto che si trattava di funghi allucinogeni. MA PENSA TE , E IO CHE DAVO LA COLPA AL VIAGRA. VIAGRA A PARTE , CREDO CHE QUESTO TRAINATORE DIVENTERA' IL PIU' TECNOLOGICO ESISTENTE IN ITALIA. UN DUBBIO SULL'ELICA, MI SEMBRA MOLTO FRAGILE VISTO I GAMBETTI DA 12 MM. GUAI A TOCCARE TERRA, E SEMPRE LONTANI DAL DISCO ELICA. COMPLIMENTI , SARA' UN COLLAUDO DA NON PERDERE . | |
| | | Piero Pen Bertolotti
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| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Lun Mar 31, 2014 4:13 pm | |
| - marmos ha scritto:
- Per motorizzare il Bidule 111 ho riflettuto e oscillato indeciso tra motore a benzina SI e motore a benzina NO per un po’ di tempo. Poi, dopo una fantastica mangiata di polenta e bellissimi funghi trovati nel bosco, ho fatto strani sogni, prima fatti di luci colorate e figure geometriche roteanti, poi fantastici e silenziosi trainatori che si avviavano senza problemi dalla radio e privi di incontenibili vibrazioni che disfavano il modello.
La mattina appena sveglio, incuriosito dai bellissimi sogni, mi sono documentato sui funghi mangiati e ho scoperto che si trattava di funghi allucinogeni. Funghi utilizzati in tempi remoti dagli sciamani nei loro riti magico - religiosi per comunicare con gli spiriti, curare malattie, interpretare i sogni, vedere nel passato e prevedere il futuro. Interpretato il magnifico sogno ho capito che il motore a benzina non poteva essere la soluzione che desideravo e ho quindi deciso di provare la strada del motore a elettroni.
Dopo un accurato studio della documentazione disponibile su internet, la scelta è caduta, su un prodotto d’eccellenza realizzato dalla nota casa tedesca Plettenberg, che produce motori ad elevata tecnologia per applicazioni industriali, ricerca scientifica e motorizzazioni per aerei e mezzi subacquei: http://plettenberg-motoren.net/. Motori che conosco ed utilizzo da molto tempo con notevole soddisfazione. Contattato il produttore ed esposto il mio progetto, sono stato consigliato sul tipo di motore più adatto e relativa elica, progettata appositamente per motori elettrici. Un servizio clienti come sempre eccellente. La scelta è caduta sulla serie Predator, il motore più potente prodotto dalla Plettenberg per applicazioni modellistiche, realizzato con le più moderne tecnologie . Nella sua ultimissima versione Evo, il motore dispone di una ulteriore ottimizzazione del sistema magnetico, garantendo un aumento della coppia del 15% rispetto alla versione normale. Per l’azionamento di un motore di questo elevato rango, la scelta non poteva che cadere su un altro magnifico prodotto: il nuovissimo regolatore della Jeti: lo Spin Pro 300, che permette di gestire correnti fino a 220 A continui, tensioni fino a 60 V, cioè pacchi batterie fino a 14 celle LiPo e con i parametri di funzionamento completamente programmabili, per ottimizzare al meglio il pilotaggio di grossi motori con elevato numero di poli.
Il Predator è realizzato con cura e precisione artigianale, impiegando materiali eccellenti, ecco le caratteristiche tecniche: Plettenberg Predator 30/8 EVO Peso 1550 g. Poli 20 Spire 8 Giri/Min/Volt 145 Alimentazione da 10 a 14 Celle LiPo Elica fissa da 28,3x13” a 29x13” RASA Elica pieghevole da 28,3x13” a 31,5x13” RASA
La cassa rotante lavora su grossi cuscinetti e viene assicurata all’asse di rotazione mediante raggi che permettono una efficace areazione del motore.
La parte posteriore del motore ospita una robusta flangia per il fissaggio alla fusoliera. L’uscita dei cavi elettrici per le tre fasi passa da un’apposita scanalatura ricavata nella flangia.
Il motore è molto compatto e viene fornito in varie lunghezze/cilindrate: Predator 25, 30, 37 e 50, per coprire potenze fino a 15 KW. La versione scelta per l’ impiego sul Bidule è la 30/8 EVO.
I lamierini del Predator sono accuratamente progettati e il loro particolare disegno ottimizza il flusso magnetico e la dispersione di calore. L’anello magnetico rotante ha un traferro piccolissimo, distanza tra rotore e statore, dell’ordine di decimi di millimetro e il flusso magnetico disperso è minimo, infatti se avviciniamo un cacciavite l’attrazione magnetica è irrilevante, questo garantisce un sistema magnetico ideale.
Anche gli avvolgimenti sono studiati e disposti con grande cura, infatti la forma è molto regolare e priva di spazi vuoti. Gli avvolgimenti sono in cavetto in multifilare, isolato con vernici resistenti ad alta temperatura, questo permette di distribuire al meglio la densità di corrente e riduce l'effetto "pelle": ad elevate densità di corrente gli elettroni si dispongono solo sul perimetro esterno della sezione del filo, quindi usare grosse sezioni di filo non ha molto senso, meglio sottili fili twistati, otterremo la stessa sezione di filo ma con una circonferenza relativa molto maggiore ed una perfetta distribuzione del flusso degli elettroni.
Il Predator nasce per un sistema con elica posteriore pieghevole e ogiva dedicata, appositamente progettata per garantire al motore una ventilazione ideale.
L’imponente ogiva con 115 mm di diametro è realizzata in carbonio e risulta leggerissima, soli 120 g. Da notare l’ampia apertura frontale per l’entrata dell’aria, tutta convogliata sul motore. L’ogiva viene fissata all'albero motore mediante una ogivetta in alluminio e una vite a brugola.
L’elica pieghevole è montata su appositi attacchi posizionati nella parte posteriore del motore, mediante due viti con dadi autobloccanti, il piede dell’elica deve essere necessariamente di 12 mm.
Il gruppo motore, elica ed ogiva, è il sistema di motorizzazione elettrica ideale progettato da Plettenberg .
Il motore è interamente inserito nell’ogiva, appositamente disegnata per ottimizzare il flusso d’aria convogliato sul motore.
L’attacco per l’elica pieghevole viene fissato al motore mediante tre viti. Se gli attacchi non sono utilizzati si possono eventualmente smontare.
Se si preferisce utilizzare eliche di forma classica, l’elica va montata sulla parte anteriore del motore, mediante l’accessorio per fissaggio radiale a sei viti e completo di supporto per il fissaggio dell’ogiva. Il motore va ordinato specificando il tipo di attacco elica utilizzato, altrimenti si possono acquistare entrambi gli attacchi elica, uno dei quali però verrà fornito come accessorio.
Peccato che cotanta tecnologia debba esser chiusa dentro una fusoliera! bellissimo! | |
| | | marmos
Messaggi : 332 Data d'iscrizione : 08.02.10 Età : 70 Località : Bologna
| Titolo: Il regolatore Mer Apr 02, 2014 2:09 pm | |
| Il regolatore ideale per l’azionamento del potente Predator è lo Spin 300 pro opto, prodotto da Jeti. Si tratta di un evolutissimo regolatore che permette assorbimenti fino a 220 A continui e 300 di picco, con tensione d’ingresso tra i 18 e 59 V, fino a 14 celle LiPo. Le sue importanti dimensioni sono 63x120x27, grazie anche ad un abbondante dissipatore di calore e ai tre grossi condensatori di filtro. Il peso risulta di 360 g. Potrà sembrare un po' esuberante, ma dato il tipo di volo del traiantore, tutta manetta per tutto il tempo della risalita, ho preferito avere un po' di margine. La coppia motore-elica prevista, alimentata a 12 celle LiPo, dovrebbe consumare intorno ai 170 A, per una trazione statica di oltre 20 kg. Dal regolatore, lato motore, escono 3 cavetti neri di grossa sezione, 6mmq. Dal lato batterie, troviamo 2 cavi neri per il polo negativo, 2 cavi rossi per il polo positivo, tutti di grossa sezione, 6mmq; il doppio cavo favorisce il collegamento di due pacchi batteria in parallelo. Un terzo cavetto rosso di sezione sottile, 1,5 mmq, serve per il circuito spegni scintilla. Nelle istruzioni del regolatore, infatti, viene indicata la sequenza da rispettare per il collegamento dei vari fili di alimentazione provenienti dalle batterie: prima, si devono collegare i due cavi neri, poi il cavetto rosso, che dal positivo della batteria carica i tre grossi condensatori di filtro, limitando la corrente di spunto mediante un circuitino interno. Questa raffinatezza progettuale salva dalla bruciatura i contatti d’orati che ad ogni collegamento delle batterie farebbero scoccare una potente scintilla. Infine si possono collegare i due cavi rossi. Due sono i cavetti tripolari per il controllo del regolatore dotati di spinetta Uni, uno, con spinetta nera, va collegato al canale motore della ricevente, l'altro, con spinetta rossa, va collegato alla Jetibox o alla presa EX delle riceventi Jeti duplex per monitorare i dati del regolatore direttamente dalla radio. Il regolatore Spin pro è completamente programmabile, per adattare al meglio i parametri di pilotaggio in funzione del tipo di motore. Infatti trattandosi di un motore a ben 20 poli, vanno impostati parametri specifici indicati dal costruttore, in questo caso Plettenberg. Per le impostazioni si deve collegare un terminale di programmazione, Jeti box, al regolatore ed entrare nell’articolato menù. Un menù Auto permette una programmazione veloce ed imposta parametri tipici per aerei o elicotteri: Acro con motore Inrunner Acro con motore Outrunner Alianti con motore Inrunner Alianti con motore Outrunner Elicotteri con controllo dei giri automatico, governor Elicotteri, programma auto Nella programmazione manuale è disponibile una lunga lista di parametri, quelli che risultano più importanti e specifici per il Predator sono il Timing, la frequenza di commutazione ed il numero di poli. Inoltre avremo da scegliere il tipo di freno motore, con curva regolabile; la rampa di accelerazione ed altri parametri ancora. Nel normale funzionamento, il regolatore Jeti Spin pro genera un output di dati tra i quali possiamo notare: Temperatura massima, Tensione max e min di funzionamento, numero di giri, tempo di funzionamento, ecc. Questi dati sono leggibili collegando il terminale Jeti box al regolatore ancora acceso al connettore Uni di colore rosso, una volta atterrati; oppure in tempo reale se si utilizza un trasmettitore Jeti duplex ad esempio come la DC16. Per ultriori informazioni sul regolatore www.hobbytoys.it alla voce Jeti | |
| | | marmos
Messaggi : 332 Data d'iscrizione : 08.02.10 Età : 70 Località : Bologna
| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Mer Apr 16, 2014 3:51 am | |
| Per montare il potente motore Predator sull’ordinata del Bidule 111 ho dovuto lavorare a lungo di meningi, carta e matita. Finalmente sono giunto ad una soluzione, un po’ artigianale, ma pare che funzioni. I problemi da tenere in considerazione sono parecchi: spostamento in avanti dell’attacco motore di ben 200 mm, rispetto all’ordinata parafiamma; un castello motore rigido per minimizzare i problemi di torsione; spazio sufficiente per alloggiare il voluminoso regolatore di giri; posizione del motore modificata rispetto al progetto originale per poter montare l'imponente elica. La soluzione che ho trovato mi pare un buon compromesso: 4 prigionieri in acciaio inox da 200 x 8 mm; ordinata in tavoletta di fibra di vetro da 6 mm, realizzata incollando a resina due tavolette da 3 mm; 4 torrette in Ergal da 40 mm, faranno da supporto al motore. Per sostenere il regolatore, 4 staffette in alluminio da 1mm. e 4 giunti antivibranti da 3mm. L’ordinata parafiamma del Bidule risulta un po’ tenera e a tirare i prigionieri si stampano le rondelle nel legno, quindi ho irrobustito l’attacco con rondelle di compensato avio da 6 mm incollate a resina. I prigionieri fissati con dado e rondella all’ordinata parafiamma sono assicurati con frena filetti medio. I prigionieri portano l’ordinata in fibra ad una distanza di 160 mm. dalla parafiamma. Il supporto risulta per ora sufficientemente rigido alla torsione. Vedremo con il motore acceso. Le torrette in Ergal costituiscono il sostegno finale del Predator. Tra le due ordinate ho fissato le spiaggette per sostenere il regolatore Jeti. Anche sul lato interno dell’ordinata parafiamma ho incollato le rondelle di compensato avio a supporto dei prigionieri. Ripassata e rinforzata con angolari in legno l'incollaggio dell'ordinata parafiamma. | |
| | | marmos
Messaggi : 332 Data d'iscrizione : 08.02.10 Età : 70 Località : Bologna
| Titolo: Montaggio della motorizzazione Ven Apr 18, 2014 8:20 am | |
| Per saldare i grossi connettori Jeti per il collegamento tra motore e regolatore, si deve utilizzare un saldatore di potenza adeguata con punta grossa e stagno di elevata qualità. I connettori d’orati forniti col regolatore sono da 8 mm e permettono il passaggio di correnti fino a 300 A. Una volta effettuata una saldatura perfetta, stagno lucido, si devono lavare i connettori con solvente, per esempio acetone, per eliminare le tracce di pasta salda fuoriuscite dalla saldatura onde evitare corrosioni dei connettori e dello stagno. I connettori vanno poi protetti con tubo termoretraibile, che sulla femmina metto doppio per un maggiore isolamento. Il motore è montato sull'ordinata in fibra mediante torrette di Ergal da 40 mm con brugole da 5 ma. Il montaggio completo del castello e del motore. Tra l’ordinata in fibra e l’ordinata parafiamma del Bidule c’è lo spazio sufficiente per alloggiare il regolatore, mediante quattro squadrette in alluminio e torrette antivibranti in gomma con attacco da 3 ma. Il gruppo motorizzazione completo. L’ogiva in carbonio realizzata da Plettenberg per un’ottimale ventilazione del motore prevede un’elica ripiegabile. Con il Predator 30/8 alimentato da 12 celle LiPo, Plettenberg consiglia un’elica Rasa 31,5x13" realizzata appositamente per motori di questo tipo. Il motore inserito nell’ogiva. La motorizzazione completa, montata in modo provvisorio in attesa della naca motore. | |
| | | Piero Pen Bertolotti
Messaggi : 76 Data d'iscrizione : 28.10.13 Età : 44 Località : Cento (FE)
| Titolo: Elica ripieghevole.... Ven Apr 18, 2014 8:35 am | |
| Marco... che dire! Bel lavoro.
Non nascondo di esser veramente curioso di vedere il risultato finale.
Non mi aspettavo e non avevo capito dalle puntate precedenti che usassi un elica ripieghevole. A che scopo?
Se avessi usato un elica normale il motore sarebbe rimasto più+ indietro. Avresti avuto lo spazio tra elica e motore della naca?
cmq ho piacere che almeno questa notte hai dormito! hai postato alle 10.20 am.... lo scorso era delle 5 circa del mattino... heehh
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| | | LV-GDG
Messaggi : 321 Data d'iscrizione : 22.10.09 Età : 59 Località : SCHIO
| Titolo: ELICA PIEGHEVOLE Ven Apr 18, 2014 8:41 am | |
| L'ELICA PIEGHEVOLE E' PERCHE MARCO NON TIENE CHIARO ANCORA LA DIFFERENZA TRA ALIANTE E TRAINATORE....
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| | | marmos
Messaggi : 332 Data d'iscrizione : 08.02.10 Età : 70 Località : Bologna
| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Ven Apr 18, 2014 9:04 am | |
| E' vero, la soluzione del'elica fissa era sicuramente meno impegnativa. Tuttavia Plettemberg ha progettato questi motori con ogiva ventilata, che copre interamente il motore, favorendo il flusso d'aria per il raffreddamento. Questa ogiva rende obbligatorio l'utilizzo dell'elica ripieghevole montata poteriormente, che producono appositamente. Ho comunque anche un'elica fissa e relativo sistema di montaggio, nel caso saltassero fuori problemi imprevisti. Basta arretrare l'ordinata in fibra ed accorciare i prigionieri, dopo però si deve trovare il posto per il regolatore e la soluzione non è proprio immediata!! Poi dopo il traino, se ci sono le condizioni, posso fare una veleggiata col Bidule ad elica chiusa. | |
| | | gato
Messaggi : 661 Data d'iscrizione : 23.10.09 Età : 68
| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Ven Apr 18, 2014 10:24 am | |
| GRANDE MARCO !!!!!!! NEL FRATTEMPO.........L'ATTESA CRESCE........ | |
| | | gato
Messaggi : 661 Data d'iscrizione : 23.10.09 Età : 68
| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Ven Apr 18, 2014 12:08 pm | |
| STAVO PENSANDO ....... ESISTE UNO STRUMENTO SICURO ED AFFIDABILE DA INSTALLARE A BORDO , CHE TI DICE LA CARICA RESIDUA DELLA BATTERIA, CIOE' CHE TI AIUTI A CAPIRE QUANDO E' ARRIVATO IL MOMENTO DI FEMARSI CON I TRAINI E RICARARE LE BATTERIE ? | |
| | | marmos
Messaggi : 332 Data d'iscrizione : 08.02.10 Età : 70 Località : Bologna
| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Ven Apr 18, 2014 5:47 pm | |
| Sarà l'argomento di un prossimo post una volta terminato l'assemblaggio. Sfruttando le notevoli potenzialità della radio e del regolatore Jeti posso avere a display e tenere sotto controllo tutti i parametri del modello come: tensione batterie, corrente, energia assorbita, giri motore, temperatura ecc. Impostare allarmi da evidenziare con avvisi acustici o vocali. Il sistema inoltre registra i log di volo da analizzare a terra ragionando con tutta calma. Data la complessità dell'argomento il setup del sistema di rilevamento va affrontato con calma, dopo un'approfondita lettura delle corpose istruzioni. | |
| | | marmos
Messaggi : 332 Data d'iscrizione : 08.02.10 Età : 70 Località : Bologna
| Titolo: Modifica carrelli Lun Apr 28, 2014 9:44 am | |
| Montato provvisoriamente il motore e provata l’elica si evidenzia un problema che avevo un po’ sottovalutato: il considerevole diametro dell’elica 31,5x13”, aggravato dal fatto che l’incidenza verso il basso dell’ordinata parafiamma del modello si mangia altro spazio prezioso. E l'elica si avvicina pericolosamente al terreno. A questo punto l’unica soluzione possibile è alzare le gambe dei carrelli di almeno 3 cm. Il carrello anteriore va modificato allungando la gamba principale. La soluzione che ho trovato consiste nel sostituire la gamba originale in tondino di alluminio con una gamba in tubo di acciaio 16x1,5 mm. Da posizionare con precisione i nuovi fori di fissaggio dell’ammortizzatore, della barra di controllo direzione e del gruppo ruota. Nella foto il carrello modificato ed assemblato. Per il carrello centrale due possibili soluzioni in alternativa: montare ruote da 180 mm, abbastanza pesanti o mantenere le ruote da 150 mm ed allungare l’attacco ruota alla gamba con due basette in fibra da 3mm. 12 | |
| | | marmos
Messaggi : 332 Data d'iscrizione : 08.02.10 Età : 70 Località : Bologna
| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 Lun Mag 05, 2014 1:24 pm | |
| Dopo aver cercato a lungo di adattare il muso originale del Bidule alla imponente ogiva della Plettenberg, impossibili da raccordare in maniera accettabile, ho dovuto rinunciare e passare ad un’altra soluzione. Bisogna per forza realizzare un nuovo muso che parta dal profilo dell’ogiva/motore e comunque permetta anche di montare un’elica standard col motore arretrato all’interno del muso, casomai la scelta dell’elica ripieghevole e motore nell’ogiva presentassero problemi. Messe su carta le varie parti della motorizzazione, per chiarire idee ed ingombri, sono partito con un modello in espanso, tagliando vari pannelli. I pannelli sono poi stati incollati per ottenere il corretto ingombro totale. Per dare la giusta forma e simmetria al muso ho incollato l’ordinata posteriore e l’ordinata frontale, realizzate in legno compensato. Riportate a pennarello le varie sezioni del solido. Con un tampone vetrato ho ottenuto la forma desiderata, poi ho completato il muso di prese d’aria realizzate in tavolette di balsa per raffreddare il regolatore. Per dare robustezza allo modello ho rivestito il tutto con fibra e resina epoxi. Dopo una prima carteggiatura ho rifinito a stucco nitro. Varie passate a stucco, seguite da un’adeguata carteggiatura, conferiranno al modello positivo la forma e superficie adeguata a realizzare un buon stampo. Pazienza, puzzone e polvere in quantità porteranno, si spera, al risultato desiderato!!!! | |
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| Titolo: Re: La costruzione del Bidule 111 | |
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| | | | La costruzione del Bidule 111 | |
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