Crasch del Ventus 2c 6mt cause nebbia.

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Ieri 15 ott 2009 al campo di volo di Rovigo ci sono state due tragedie la mia e quella di Alessandro.
Ecco i fattì: Dopo un bel voletto si pranza e si riparte.
Dopo un traino effettuato meravigliosamente bene(grazie al trainatore)sgancio ,il variometro comunica altitudine mt200 poi non
vedo piu'il modello circa 20'' dopo un botto.
Il modello si è infilato a cc 230 Km ora in un campo appena arato infilandosi fino all'attaccatura delle ali nel terreno.
Conclusione triste per un modello con all'attivo circa 100 ore di volo, e il destino vuole che 2 anni fà ho fatto il collaudo proprio su questa pista.
Adesso bando alle tristezze e avanti in laboratorio ,tra un anno circa ci sarà il Ventus 2c Fenice.
Cosiglio questa macchina a tutti i modellisti esigenti in fatto di velocita e dinamica premettendo che le parti mobili del profilo siano comandate autonomamente, ovvero 10 servocomandi.

P.S: Ringrazio tutti per il conforto specialmente Fiore per l'aiuto al recupero.

Che triste leggere queste cose... con la consapevolezza che prima o poi forze capitera' a tutti....

anche io ci sono rimasto male... e brutto vedere cose del genere. sopratutto per la tua maniacale cura del modello.

guillermo

LV-GDG ha scritto:

Che triste leggere queste cose... con la consapevolezza che prima o poi forze capitera' a tutti....

anche io ci sono rimasto male... e brutto vedere cose del genere. sopratutto per la tua maniacale cura del modello.

guillermo

Mi associo al dolore....comunque è sbagliando che si impara e nessuno nasce "imparato".....tutti chi più chi meno hanno all'attivo almeno un crash e la cosa dispiace sempre, sempre, sempre.....Se poi nella costruzione e cura del modello uno ci mette anche l'anima, beh , lo sconforto è tanto.

mitoale ha scritto:

LV-GDG ha scritto:

Che triste leggere queste cose... con la consapevolezza che prima o poi forze capitera' a tutti....

anche io ci sono rimasto male... e brutto vedere cose del genere. sopratutto per la tua maniacale cura del modello.

guillermo

Mi associo al dolore....comunque è sbagliando che si impara e nessuno nasce "imparato".....tutti chi più chi meno hanno all'attivo almeno un crash e la cosa dispiace sempre, sempre, sempre.....Se poi nella costruzione e cura del modello uno ci mette anche l'anima, beh , lo sconforto è tanto.

Caro Alessandro non sono gli errori ma l'età avanzata che ti fanno diventare cieco.